P.O.F
Che cos'è
Come si forma
Preleva l'ultima versione del POF
Sez. I - Principi e linee guida
Sez. II - Organizazione scolastica
Sez. III - Progetti
Il POF in breve
Che cos’è
E’ un piano:
- che è pensato
- che contiene realistiche previsioni (commisurate a tempi e risorse)
- che è comprensibile nell’insieme e nelle sue singole parti
- che consente di comprendere e comunicare l’offerta formativa
- che muove dalla lettura e dall’ascolto dei bisogni dei soggetti interessati e del territorio
- che propone contenuti formativi e disciplinari concreti e fruibili come servizio
- che dispone di risorse sufficienti per proporsi, mantenersi, rinnovarsi
- che verificaperiodicamente i risultati
E’ un piano di offerta formativa:
- che ha le premesse nella professionalità di chi lo propone
- che considera preminente la persona e offre un sapere professionale aggiornato
- che propone un percorso commisurato a diversi livelli di apprendimento
- che si aggiorna e sa rinnovarsi
È il documento scritto - costitutivo dell’identità culturale e progettuale dell’Istituto - col quale l’Istituto rende trasparente e leggibile ciò che fa (obiettivicognitivi: conoscenze, competenze, capacità), perché lo fa (obiettivi formativi), come lo fa (organizzazione educativa e didattica).
Rappresenta pertanto un punto di riferimento obbligato per:
- genitori che iscrivono i figli nelle classi dell’Istituto
- alunni che fruiscono dei corsi di studio
- dirigente scolastico
- docenti
- personale ATA
- enti territoriali – statali o locali , pubblici o privati – che in diverse forme si rivolgono all’Istituto per ottenere servizi inerenti alla formazione, e libere associazioni di persone che in vario modo sono interessate ai risultati formativi ottenuti dagli alunni che frequentano o hanno frequentato l’Istituto.
- ‘mondo del lavoro’ (aziende o associazioni che si rivolgono all’Istituto per segnalare e proporre le loro istanze di formazione specifica al lavoro).
Con il suo P.O.F. l’Istituto si assume un impegno definito e circoscritto nei confronti dell’utenza per il conseguimento del successo formativo.
La modalità con cui l’Istituto assume le proprie responsabilità èl’autovalutazione.
La valutazione dei risultati del P.O.F. è compiuta non soltanto in relazione ai risultati offerti dagli scrutini di fine anno ma anche a quelli delle analisi di tutte le attività assunte e sottoscritte.
Secondo le modalità richieste dalla ‘certificazione di Qualità’, l’Istitutosta rielaborando strumentiadeguati per misurare i risultati delle proprie attività.
Tali risultati saranno comunicati alle parti interessate secondo procedure predeterminate.
L’Istituto informa docenti, alunni, genitori sulle sue attività e problematiche:
- il dirigente con lettere circolari, comunicazioni, convocazioni;
- il coordinatore tramite registro di classe e comunicazioni dirette agli alunni e ai genitori;
- il consiglio di classe con sedute aperte a genitori e alunni, e attraverso la comunicazione periodica ai genitori di alunni che presentino risultati negativi;
- il docente con incontri settimanali per appuntamento con i genitori.
Come si forma il P.O.F.
Sulla base dell’analisi sia dei bisogni formativi dei soggetti interessati e del territorio sia delle risorse personali e materiali disponibili (o concretamente reperibili):
- Il Collegio dei docenti lo elabora, tenuto conto delle scelte generali di gestione e di amministrazione definiti dal Consiglio d’Istituto e delle proposte e dei pareri formulati dagli organismi e dalle associazioni dei genitori e degli alunni, e dal personale ATA.
- Il Consiglio d’Istituto lo adotta.
- L’Istituto lo rende pubblico e, su richiesta, lo consegna agli alunni e ai genitori all’atto dell’iscrizione.
- Tutti gli operatori e gli utenti dell’Istituto lo attuano.
- Il Dirigente lo raccorda con gli enti locali, le istituzioni, le agenzie culturali, sociali ed economiche del territorio.
- Ogni anno scolastico tutte le parti interessate dell’Istituto lo riconsiderano alla luce dei risultati ottenuti, lo aggiornano, lo modificano se necessario, lo propongono al Collegio dei docenti per l’approvazione e al Consiglio d’Istituto per l’adozione.