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IL TRAM Bergamo - Trezzo

Tutto ha inizio nel lontano 1888 quando una società di privati aveva iniziato i progetti per costruire una tramvia a vapore, ultimo ritrovato della tecnica per quel tempo, che da Monza, attraverso l’Isola e Ponte S. Pietro, giungesse a Bergamo, ma all’ultimo momento alcune difficoltà tecniche avevano messo in forse il percorso stabilito.

A questo punto intervenne il sindaco di Osio Sotto, Marino Colleoni, il quale convinto che per il nostro paese sarebbe stata una grande comodità avere il tram che passava per casa persuase il Consiglio comunale a partecipare al progetto stanziando 5.797 lire ( pari a circa sedici milioni delle vecchie lire e circa 8263,31 euro): iniziativa azzeccata che valse a far deviare il tram dal primitivo suo percorso per farlo transitare attraverso Osio.

L’ iniziativa in paese non fu accolta senza opposizione dal momento che l’amministrazione come detto nell’edizione del l’Eco di Bergamo (giornale che parla degli avvenimenti che avvengono in Bergamo e provincia) del 16 settembre del 1888 invece di provvedere ai danni causati dalle gravi piogge che colpirono Osio Sotto in quel periodo e che causarono un’inondazione nella piazza, pensavano a sottoscrivere azioni del tram Bergamo - Monza.

Nonostante ciò  il progetto decollò.

Il primo problema che si creò era la burocrazia dal momento che il Ministero dei Lavori pubblici voleva che sul ponte di Trezzo, appositamente rifatto, i binari corressero sul fianco, mentre il Genio civile di Bergamo- Milano li voleva in mezzo. Questo provocò degli scioperi dei lavoratori a giornata, che a Osio però cessarono con l’interveto del sindaco Colleoni.

L’ultima parola, riguardo il progetto, spettava ancora a Roma ed il Regio Decreto di istituzione della linea modificò l’attraversamento di Osio: per quelle strade strette non era consigliabile far transitare un tram a vapore, che poteva essere pericoloso per persone e animali; meglio fargli fare un giro esterno al paese attraverso un nuovo percorso.

Così nasceva la “strada del tram”, l’unica strada di Osio che possa vantarsi d’essere nata a Roma e con un Regno Decreto.

La tramvia venne inaugurata il 12 febbraio 1890 con quattro corse giornaliere da Osio per Bergamo e Monza (il suo percorso ricalcava le attuali vie Matteotti Foscolo e Manzoni): il biglietto per Bergamo costava 75 centesimi in prima classe e 45 in seconda classe.

Il tracciato, percorso dal tram era lungo circa venti venticinque chilometri e rappresentava un importante via di comunicazione tra la provincia di Bergamo e quella di Milano.

Oltre al trasporto passeggeri la tramvia assunse anche il recapito dei valori postali e dei telegrammi: il servizio si svolgeva agli ordini di solerti agenti postali, il più noto dei quali è stato senza alcun dubbio Giovanni Vavassori.