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Rame e legno non gli resistono: Per alcuni i suoi manufatti ha impiegato anche duecentoventi ore.

Albegno da quando, sedici anni fa, è andato in pensione il suo tempo il  suo tempo libero nel laboratorio di casa, a realizzare oggetti in rame, ferro e legno.

Le opere di Michele Brembilla sono presenti in varie chiese, o nelle piazze monumenti di associazioni, oppure sono state regalate come trofei e grandi persone del calcio e del ciclismo italiano.

Una sua creatura è stata portata in omaggio all’attuale Papa.

Quest’opera Giovanni Paolo II il 10 maggio 1987, in occasione della visita fatta dal gruppo riabilitazione dei disabili della comunità di Curno, e raffigura le due torri, simbolo il Cristo crocifisso.

Per la sua chiesa di Albegno, nel 1986, ha realizzato una brocca e una bacinella scolpito, e usati il giovedì santo per il rito della lavanda dei piedi.

Sulla brocca il pellicano, mentre attorno alla bacinella dell’acqua l’agnello, l’asino e simboleggiato: il primo l’obbedienza, il secondo la mansuetudine  e il terzo il battesimo ha scolpito uno stupendo coperchio tutto sbalzato in rame.

Per la chiesa di Curno, dove ha molti amici, ha costruito un leggio in ferro battuto quattro evangelisti e la colomba della pace.

Per un amico ha preparato la lapide funebre fatto per le tombe dei suoi genitori.

Da pochi mesi si è pure cimentato a scolpire dei bastoni, usando rami delle piante da giardino, e il risultato è più che soddisfacente.

Ha iniziato con il bastone del presepio  con la Natività; il bastone dei musicisti, intarsi di Angelo Monzani.